Archivi del mese: febbraio 2010

FDC – 4

Attimi speciali nel corso di una giornata qualunque. E più sono, più m’accerto che sto in piedi con criterio.
E’ successo ancora: mentre tornavo a casa da una giornata di studio ho pensato – così per sbaglio – , di quei pensieri che subito t’accorgi che sono diversi. Di solito mi capita mentre scendo le scale, mentre sono in ascensore, quando ripongo il mio corpo sul letto per il meritato riposo.
Pensavo a un post di questo blog che è stato sommerso, dimenticato, da interventi più felici. Come in un post così i miei giorni, così la vita. C’è un tempo per una estrema felicità inspiegabile, e poi qualche post più in là – qualche attimo dopo –  momenti di rabbia e tensione. Sentimeri veri, sinceri. Che si possono respirare, è così meraviglioso tutto questo.

Mi piace la mia vita: ha abbastanza tratti in salita da donarmi soddisfazione (Breve metafora-aneddoto: da piccolo pensavo che sarebbe stato meraviglioso pedalare in pianura, niente fatica e niente sudore. Sciocco, erano solo i pensieri che mi suggeriva la salita per farmi mollare. Fine della breve metafora).
Giuro, non è masochismo nè follia.
Godo quando ricordo episodi spiacevoli, e ne godo assai. E’ tutta grinta in più, e tutta voglia di spaccare il mondo. Magari prima è bene ricordarsi di togliere l’orologio da polso.
Godo quando mi dicono che non sono buono, che non posso. E’ soltanto in questi momenti che posso avere il diritto di essere incazzato con ogni elemento della natura, con ogni emozione, col mio mignolino.
Godo quando ricordo dove sono nato, in una terra sventurata che ti obbliga a fallire o ad avere successo. Altrove. Ed è così che si sviluppa la tenacia, la sola che annienta la mia mediocrità.
Godo quando ricordo come sono cresciuto, a far botte con chi è più forte di te, a prenderle da chi è più forte di te. Ma ci sarà un giorno che i grandi saranno piccini, ed io allora diventerò grande.
Sarò un grande cattivo, con chi da grande cattivo lo è stato con me. Spero solo che nessun grande in questo frattempo soffra di mani altrui.
Voglio aggiudicarmi le mie piccole insignificanti vendette tardive una per una, e sono abbastanza confidente che così sarà.
Se sogni da una vita che qualcosa si avveri, essa non può che avverarsi.
Godo quando le cattive notizie m’assediano. Posso spaccarmi la testa, uscirà un pò di sangue forse sì. Alzerò le spalluccie, ma non è così che mi fermo.
Non ho una fine, non riesco a trovarne una per questo post sconclusionato. Mi ha permesso di liberarmi di qualche tossina, per questo dico grazie.

“…Le sue lacrime mi farebbero venire la nausea, e poi temo per lui che si vergogni ad entrare da assassino nella casa della giustizia”