Io e la fatica

Vai, vai che ci riesci. Non si rovescia un bicchiere pieno d’acqua, non si sbatte la testa contro il muro. Attento e misurato, pensa e non sbagliare mai. Il perdono non è tollerato, e poi – noi sì, lo sappiamo – non ci serve. Altre salite, le vedo. Scambio di sguardi, c’è intesa. So ancora correre, so ancora cos’è la fatica; tra me e lei c’è assoluto rispetto. Passerà, è appena passato. Sì è vero, è stato poco. Quei quattro giorni sono passati troppo in fretta. E già tornato il fiato grosso, sì ho assoluto bisogno di un nuovo respiro. Ma passerà ancora, anche questa volta. Voglio respirare, io lo voglio. Un giorno tutto questo cambierà, ma nel frattempo io e la fatica ci rispettiamo. Ognuno fa almeno metà del suo dovere.

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