I soldi

Trattasi di pensieri a caldo.
I soldi stanno già cambiando la mia vita. Se io sono acqua che cambia la sua forma adesso i soldi sono una cannuccia. E io sto cercando di viverci dentro la cannuccia. Mi muovo a fatica ma ormai ho capito che non posso superare i limiti della cannuccia. E poi la fine è quasi giunta, vedo già l’altro lato. Ma ogni cannuccia ha quella piega del cazzo, quella piega del cazzo quasi alla fine, lì il passaggio si restringe. Adesso, sono nella piega. Non basta più sgomitare una volta ogni tanto, tra una studiata e un altra non posso più permettermi i lussi.
I soldi stanno già cambiando il mio modo di vivere, le mie emozioni, i miei atteggiamenti. O meglio, è la mancanza di soldi che lo sta facendo. Perchè dovrei in qualche modo sforzarmi di evitare che l’abbondanza di soldi mi cambi? Io, acqua, quando mi sposterò in una damigiana voglio stare largo. Voglio spendere, abbondare. Voglio comprarmi un apparecchio per i denti, una macchina potente, una casa con la piscina dentro, la mia casa di una volta. La mancanza di soldi aguzza il mio ingegno, libera le redini dei miei sogni ma intanto mi mette l’attack sotto le suole. E riesco a fare a fatica solo qualche passo.
L’ultima volta, il 26 agosto, ho pianto di felicità: il ricorso era stato accettato. Come del lubrificante dentro le pareti della cannuccia. Il giorno dopo ho pagato il prezzo. Mi piace pensare che ci sia un Disegno per tutto, come se il karma fosse tornato pari. Avevo avuto culo, avevano accettato il ricorso e però dovevo perdere qualcos’altro: la felicità e la serenità.
Adesso che ho già perso la serenità (anche quella poca che avevo ritrovato), oggi 5 Novembre che ho la schiena che sta cercando di farmi sembrare vecchio, oggi che m’hanno comunicato che il ricorso lo hanno accettato solo per un terzo, oggi sono incazzato. Non ho spaccato ancora nulla perchè sento che non è giusto, perchè l’ultimo anno ha ancora un senso per me. Ma se il Disegno vuole essere coerente, domani dovrei ritrovare la felicità, estrema e disinibita. Tipo una vincita di 12000$ durante una partita di briscola in cinque, per esempio…

Un pensiero su “I soldi

  1. Faber est suae quisque fortunae

    Se vogliamo parlare di disegni prestabiliti sappiamo entrambi che non esistono. Sarebbe bello pensare che esista davvero un destino dietro, anzi sarebbe meglio crederci davvero.
    Sappiamo benissimo tuttavia che per mangiare ci vogliono i soldi e non c'è destino, disegno a mano libera o acquerello, neanche uno schizzo a matita, che tenga.
    Ti ci puoi mettere quanto vuoi sui binari del tuo destino ma se questo non ti fornisce gli strumenti necessari allora scendi e cammina a piedi e trovateli tu, il martello ed un trapano.
    Soprattutto il trapano. Il martello solo se serve.

    Se solo ora potessimo sapere dove cazzo finiremo tra un paio di anni, se solo adesso potessimo alzare quel cazzo di foglio dove sopra c'è disegnato un labirinto e cercare di capire qual è la strada che porta all'uscita…

    E' solo un discorso di se… come sempre.
    Personalmente a me ha proprio rotto la M.

    "Accadono cose che sono come domande.
    Passa un minuto, oppure anni, e poi la vita risponde."

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