Il ritorno del muro – parte tre

Ci vogliono quasi tre anni per fare tutto ciò, e i ricordi che si accumulano nei momenti passati potrebbero fare del  male nei giorni del presente. Ma io sono lele. Devo ricominciare a prendermi i miei ricordi, che questi anni milanesi sono stati i più intensi. E’ da due anni che ho un muro che mi tiene compagnia; quest’anno non era ancora tornato al suo legittimo posto per paura che potesse fare anche del male.In questo muro c’è la mia prima dichiarazione, i miei pensieri e tutto quello che stravolge la quotidianità dei giorni. Ma c’è una frase che sembra una profezia che m’è balzato all’occhio quasi trafiggendolo.

Resterò solo fin quando non avrò capito a pieno ciò che io ho

Ricomincio da qui.

Quello sulla testa del letto è un muro ingegneristico. Ci sono scritti tutti i conti fatti nel corso dello scorso anno, è fantastico ritrovarci conti di probabilità misti a un disegno di un mos. E poi reti di Petri insieme a come funziona uno stack, che anni meravigliosi cazzo!
Potete trovare lo stesso muro in un altro post. Ve lo segnalo.
http://gas12n.blogspot.com/2009/07/e-finito-e-tutto-finito.html
Dicevo ch’era tutto finito, che cosa ne potevo sapere povero me. Lo faccio ancora, è tutto finito! Finitissimo.

[Il post continua nel privè]

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