Tributo a Diana

Questo post è un post cuscinetto. Ho finito di mangiare da poco e dovrei iniziare a studiare. Non ho voglia ed è allarmante dato che martedì ho un esame. Adesso che ho iniziato a scrivere dovrei decidermi al più presto cosa scrivere, prima che le cazzate divengano più numerose delle parole.
Ah ecco, il matrimonio del secolo. Nel 1997 quando morì Diana Spencer avevo sette anni. Ricordo un particolare. Avevo 7 anni, stavo sulla poltrona del nonno in campagna. Alla tv davano un documentario sulla vita di questa donna e io scoppiai a piangere. Non so cosa m’aveva colpito, non so cosa possa coinvolgere in tal modo un bimbetto di sette anni sette. Ma, e qui faccio una figura di merda, è ricapitato ieri notte. Durante la classica mezz’oretta di tv sotto le coperte prima del lungo sonno ci stava un documentario sulle nozze reali. Ricordano la madre dello sposo, e fanno vedere una scena di un concerto di Elton John. Questa:

Mi vengono i brividi, adesso e per continuare il racconto ieri notte. E inizio a singhiozzare ma riesco a fermarmi col freno a mano. Vedere la gente che si alza in piedi applaudendo, in un sincero e commosso sentimento comune, mi fa continuamente venire i brividi. Eppure non ho particolare feeling con gli inglesi, non conosco una e dicono una canzone di Elton John e nonostante da un paio di giorni cerco qualche documentario sulla vita di Diana non sono molto informato sulla sua vita.
Adesso il volto di quella donna mi ricorda determinate cose ma nel ’97 non so davvero cosa mi colpì. Sentirmi così coinvolto da cose talmente lontane dal mio mondo ho paura che sia una cosa stupida eppure appena avrò un po’ di tempo cercherò ancora quei documentari.
Questa storia m’ha dato da riflettere parecchio anche se fortunatamente non stanotte. Quante cose si potrebbero cambiare se ci fosse possibile ripercorrere le scelte all’incontrario e chissà se davvero ripercorrendole non si rischierebbe di fare ulteriori danni. Chissà se lei fosse ancora viva che mondo sarebbe. Che avrebbe detto riguardo gli attacchi in Libia, come avrebbe dato scalpore insultando la nuova moglie del suo ex-marito e quanto bene avrebbe ancora fatto per le persone meno fortunate.
Ma c’è quella bizzarra spiegazione che ci diamo per consolarci. Quando una persona è troppo, troppo per questo mondo, ecco che capita di morire. E il mondo se ne dispiace rivendicandone ancora la sua presenza. E si consola dicendo che era decisamente troppo per il mondo, che è giusto così.
Ecco che scopro che oltre ad essere ricco ricchissimo, vorrei che un giorno le persone si alzassero spontaneamente, iniziassero a battere le mani finché non brucino e desiderassero di essere me. Se poi riuscissi a far tutto questo senza morire sarebbe davvero figo. 
Adesso che ho messo un altro mattone sul mio palazzo dei sogni che ne dici, o lele, di andare a studiare? Ci può stare, ci può stare…

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