Le costole e l’ansia

Questo sono io. Il giorno in cui ho festeggiato il mio diciottesimo compleanno e nello stesso tempo il conseguimento della maturità (scolastica). Si parla del 2008, ben tre annetti fa. Torniamo alla foto.
La cosa importante non è il culo, ne’ i capelli cortissimi per i miei standard. 
La cosa importante è il costato, le vertebre e pure la colonna vertebrale. Sono queste parti del mio corpo che volevo mostrare in questa foto. In quella foto pesavo sessanta kg appena. Ero quattro ossa ‘ncravaccati, chiaramente facevo schifo. Adesso peserò un cinque chili in più se è passato molto tempo dall’ultima volta che sono andato in bagno. Ma almeno per ora le ossa si sono nascoste dietro un sottile strato di grasso, ma proprio sottile! Non ho mai avuto problemi alimentari, mai stato bulimico, anoressico o cose del genere. Da piccolo non mi piacevano molti cibi, da neonato non mangiavo la carne e verso i 5-6 anni odiavo bere il latte la mattina. Avevo sempre mal di pancia e il pediatra non mi trovava niente di anormale; credo però che siano cose nella norma. Poi sono cresciuto e sono cambiato. Adesso sono una fogna, come Duli mi ha gentilmente ribattezzato. Mangio praticamente tutto anche se ho i miei vizi da persona fortunata. Non gradisco le uova fritte, i tortiglioni, lo zucchero sul pomodoro, i piselli e le fave se non sono state tolte per bene le bucce. Anche il pesce con le “spine” non lo mangio. Per il resto non faccio molti complimenti, dal fegato di vitello alla pastina col finocchietto selvatico.
Insomma, non ho problemi col cibo.
Eppure se contate si vedono tutte le vertebre in quella foto, nel non troppo lontano duemilaeotto.
A dire il vero un problema col cibo ce l’ho e per me, uomo sano e robusto, è una cosa insolita e fastidiosa.
Quando sono in ansia cronica non riesco a mangiare. Mangio ma ho la nausea che si oppone. Non riesco a strafare come faccio di solito, non riesco a fare le mie due tre merende che capitano tra il pranzo e la cena. In queste atroci situazioni non riesco neanche a fare un pasto completo che quello spiacevole senso di stomaco chiuso si manifesta in tutta la sua potenza, con la nausea! Fortunatamente in quei giorni però non ho neanche fame, perché in tal caso sarebbe un vero dramma. Ricordo ancora quei giorni dell’esame in cui mangiavo poco poco e diventavo magro sempre di più. Ricordo ogni volta che questo mio….malessere si è verificato e buona parte di esse non è un piacevole ricordo.
Ad ogni modo sono un ragazzo fortunato. Fra le altre cose c’ho pure questo dono. Sembra stupido ma molta gente sta male a causa di ciò. Riesco a mangiare tutto quello che voglio senza ingrassare di un etto. Le peggiori schifezze presenti al GS, i peggiori dolci che mia madre nel tentativo di farmi prendere qualche chiletto mi ha fatto ingurgitare con l’imbuto. Niente, resto intorno ai 62 chili. Non è che mi disperi più di tanto, basta che il mio peso non scenda sotto i 51 kg dato che in tal caso non potrei più donare. Ovvio, qualche muscoletto qua e là favorirebbe, nell’immaginario collettivo, l’aumento della mia virilità ma boh io ‘sto immaginario collettivo non lo conosco molto bene. 
Questo avere un equilibrio interiore (lett.) più che perfetto non ho mai pensato che potesse essere una fortuna, è sempre stata la norma per me. Una dieta non so cosa sia e diverse volte mi son scordato di non mangiare prima di un prelievo di sangue.
Eppure è una cosa davvero drammatica. Fra i blog che leggo ce ne sta uno che google tenta di proteggere agli occhi delle persone sensibili: per via dei contenuti forti. E’ il blog di una ragazza un poco più piccola di me, una ragazza anoressica. Ecco l’anoressia è una cosa che non so definire in nessun modo.
Per me è normale avere fame e soddisfare questo desiderio istintivo (che per Freud sarebbe incluso fra i desideri primari). Gente che ama essere ossuta (è un titolo di un altro blog), gente che guardandosi nello specchio si vede grossissima quando le ossa spuntano fuori dalla pelle quasi sfondandola, gente che trova nell’autolesionismo un ottimo modo per non pensare alla propria ciccia…io queste cose non riesco davvero a capirle. Lo specchio non mente, il cervello non può fingere a se’ stesso. Io non posso credere che questa gente sia malata solo di vittimismo, io credo che questa gente stia male sul serio. Forse è come il mio fastidio quando sono sotto ansia, forse è dieci volte di più.
Non saprei come si possa curare una malattia che viene dal pensiero dato che non si può far a meno del pensiero. Cosa si può dire a chi vive questa cosa? E poi si tratta di una malattia? Che è? E’ così semplice aver fame e mangiare…
Mi sento fortunato io che mangio di tutto senza dovermi preoccupare di niente.
Mi sento davvero fortunato. 

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