…però la vita, che gran cosa è!

Le cose procedono. Fronte università ho finalmente iniziato a scrivere codice a pieno ritmo. Sono nella fase ottimistica e per adesso me la godo. C’è ancora qualche lacuna su come proseguirà questo semestre ma anche questo è normale. 
Fronte Canada nel fine settimana (che poi sarebbe o stasera o domani sera) devo abbozzare la lettera di motivazione, quantomeno in italiano. Nell’ultima email mi han fatto sapere cosa vogliono che scriva.

[…] it is most important that you tell us a bit the types of jobs and/or companies you’d like to work in (for example, do you hope to work for a large brand-name store, or a smaller locally owned business).

Vogliono sapere un pochetto che tipi di lavoro vorrei fare e se voglio lavorare per un negozio potente o in una putia). Ovviamente non posso dire che ho scelto il programma studio-lavoro principalmente per poter ammortizzare le spese della stessa scuola. Non so come la prenderebbero. Ma a inventare balle ragionate me la cavo, devo solo racimolare la voglia, da qualche parte si sarà nascosta. Puttana (parolaccia a caso).
Fronte vita va meglio di come io avrei previsto. Peggio di come vorrei, ma perché mi mantengo sempre un sottile margine per continuare a Desiderare.
Ieri sono stato al duomo. Ci stava Pisa.pia che diceva le sue quattro stronzate copiate dalla maggioranza (siamo il vero partito dell’amore, fermiamo il killeraggio mediatico, riprendiamoci la libertà, l’urgenza dell’adesso è in noi questa volta vinceremo noi, quelli la cultura non sanno neanche cos’è). Poi la gente si domanda perché nonostante la politica filo xenofoba e (soprattutto) separatista la gente vota Lega Nord. Perché quando Pisa.pia diceva che adesso c’ha un’urgenza, Bossi mussu stuottu faceva promettere alla Letizia di riparare le strade. Oddio dicono tutti minciati, minciati cù l’uossi aruci, ma quantomeno alcune si capiscono. Vuoi mettere?
Ieri sono stato al duomo. Dopo Pisa.pia ci stava Vecchioni. Io per lui sono andato al duomo. Di Vecchioni il primo ricordo che ho è io che canto “Dove” riprodotta da un lettore cd di quelli portatili mentre scalavo in bici una salita davvero pendente. Un altro ricordo è quando lo ascoltavo in scooter, in un giorno di pioggia. Mentre mi ammazzavo per superare un autobus su cui c’era una ragazza che mi piaceva. Andavo davanti casa sua prima che lei vi entrasse, la guardavo entrare e poi me ne tornavo a casa mia. Erano una ventina di chilometri andata e ritorno, e per sopperire alla minchiata che facevo ogni giorno ascoltavo Euridice.
E adesso insieme a questi ricordi c’è pure quello di ieri sera. Fra l’altro ricorderò di esserci andato con due amici, uno mi pare fosse romano. Chissà adesso cosa staranno facendo, se hanno superato i loro problemi o se si sono laureati come pensavano. 
E anche se adesso questi possono sembrare giorni difficili o pieni di curve in salita un giorno li ricorderò con nostalgia, quant’ero giovane quant’ero sbadato quant’ero diverso.
Durante la serata di ieri di canzone che ne conoscevo ne ha fatte pochine. Oltre a quella che m’ha dedicato (Sogna Ragazzo Sogna) e la sempreverde Samarcanda ha fatto in totale altre cinque sei canzoni. Poi a un certo punto è accaduto il miracolo. Di cui abbiamo una esclusiva testimonianza di un lettore che preferisce restare anonimo. Io.  


Questa canzone mi fa venire i brividi ogni volta, tutti i peli delle braccia si mettono in piedi e sento freddo. Ma era una giornata ventosa, può esser anche quello.

Poi c’è un’altra canzone, che per l’occasione ho cantato con Roberto. Io l’ho sempre cantato da solo, o in stanza o in bici. Ma adesso con la scusa del trambusto l’abbiamo cantata insieme. Chiaramente la scelta della canzone non è casuale, niente lo è.

Passano via così come acquiloni, 
corrono dietro un vento che non c’è: 
vincono a sogni, perdono a emozioni 
le mie ragazze, 
proprio come me; 
una me la ricordo più di tutte: 
che strano, è proprio quella che non c’è; 
manca una luce sola questa notte; 
però la vita, che gran cosa è!

2 pensieri su “…però la vita, che gran cosa è!

  1. avrei voluto esserci pure io, e vorrei che milano tornasse a essere una città con i concerti in piazza nel duomo, o nelle altre piazze, come succedeva una volta…

  2. Era il mio primo concerto in piazza Duomo ma eccetto "Samarcanda" e "'o surdato 'nnammurato" la piazza era abbastanza silenziosa. Sarà forse che eravamo circondati da vecchietti o, come dici tu, è passato un po' di tempo…

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