Rape the blog!

Lo riapro come lo chiusi settimane fa. Con un anagramma e con un pensiero speciale. E siccome “‘a mieddgiu parola è chidda cà nun si rici” (e così abbiamo introdotto pure il proverbio da ruspante) il pensiero è già arrivato a destinazione: senza manco averlo detto, pronunciato o scritto da nessuna parte.
Ringrazio inoltre Sergio per avermi sopportato nelle mie richieste per modificare sto minchia di tema. A propositamente (sic.), se qualcosa non è gradevole alla vista o al tatto abbiate la gentilezza di scriverlo nei commenti. E’ gratuito, riempie di soddisfazioni me e fa incazzare Sergio che si deve smazzare quel che gli suggerirete, ci manca un espresso è possiamo morire in pace.

Pian piano sputerò profumatamente quel che è successo in questi giorni di apparente assenza. Assenza che mi ha portato ad una laurea formale e ad una serenità integrale ai cinque cereali. Ho fatto ciò che volevo, ciò che potevo e anche ciò che non dovevo. E se non dovesse essere abbastanza questo è il terzultimo sabato che passerò nel bel paese. Poi partirò alla volta del Canada (non era abbastanza chiaro?) con una valigia di cartonepisa con dentro un po’ di vestiti, qualche paio di scarpe, una provola, un blazer blu e due tre corde di salsiccia secca. Giusto per non farmi mancare niente.

E dopo...?

2 pensieri su “Rape the blog!

  1. Il problemone è che ho solo 23 chili di roba. Adesso quasi quattro li prende la valigia, in più scarpe e scarponi e lo spazio veramente disponibile è piuttosto limitato! Anche se il posto dentro i calzini effettivamente sarebbe inutilizzato…

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