Eccessi: la noiosa auto-intervista!

Finalmente l’umore giusto per scrivere ancora. Tipo adesso vorrei già aver detto tutto e ognuno sa quello che voglio dire. Ma non ho ancora detto niente e perciò tocca scrivere ancora.
Ci sono, separiamo gli argomenti, facciamo che mi auto-intervisto!

Caro me, come va la scuola? Ti aggrada o la disapprovi? Ti senti forte o ti senti una cacca? Dicci, dicci…
Caro intervistatore, intanto fatti dire che sei bellissimo. Belle queste domande, mi piacciono proprio…Rispondo alla domanda, ho capito. La scuola si trova a 20 minuti a piedi da dove abito, Broad Street, al secondo piano. La prima impressione non è stata piacevole: tantissima gente che si salutava, che era felice e che parlava come se si conoscesse da una vita. Brivido di eccesso di vita sociale. Ma pian piano ho apprezzato questa socialità che talvolta sfocia nel puerile, che si sa io sono grande e tu sei piccolo.
La mattina mi alzo per le 7 e dopo aver fatto colazione, preparato il lancio (pranzo) e dopo un po’ di pc per le 8 e 10 esco di casa con mia cugina che lavora a 100mt dalla mia scuola. La scuola è organizzata da un corso mattutino e uno pomeridiano con due break nel mezzo: durante la mattinata si svolge la vera e propria lezione  di inglese: grammatica, regole, pronuncia, altre regole. L’ho detto che studiamo le regole? Il pomeriggio è “conversation”, la prof. sceglie n’argomento e s’attacca a parlare di tutto. Mi piace la lezione del pomeriggio, piace a me che amo quelle piccole differenze fra paesi lontani: ho potuto chiedere ad una giapponese del terremoto e delle sue reazioni, ho potuto chiedere ad un koreano quanto sia vero che la loro scuola è fra le più severe, ho potuto constatare che fra italiani e colombiani la differenza è molto sottile, ho scoperto che non tutti gli svizzeri vanno a sciare. A propositi di svizzere. C’ho una strana ossessione io. Ho sempre coniugato l’andare a scuola con il cercare una sposa. Cioè una cosa simile, non così esagerata ma il concetto è quello. Non vedo l’ora che questa svizzerina vada via, non vorrei che accadesse che quando penso alla Svizzera pensassi a Judith e non al mio fidato zaino della Victorinox che mi ha accompagnato da quand’ero in terza elementare. Quello zaino è per sempre e quando si rompe lo porto dal calzolaio, è una cosa preziosa insomma. Una cosa che ho potuto apprezzare con orgoglio è l’amore che il mondo ha dell’Italia (se trascuriamo quando parlavamo di politica, di corruzione e di mafia). Gente che mi chiede cosa vuol dire “Buongiorno Principessa”, gente che dice che il fascino italiano è eccitante (no beh, la parola esatta era exciting), gente che fa a gara per chi ha visitato più città italiane. Io a questa gente disegno la cartina dell’Italia con forme geometriche che spaziano dal triangolo al rettangolo per finire col trapezio. E’ bella l’Italia quando non ci vivi dentro il fango. I genovesi, poveri loro, sono attualmente in prima fila. E gli aquilani si accontentarono del secondo posto sul podio.

Ci fanno desiderare…
…e ci fanno pure giocare!

Caro amico (ci scrivi), raccontaci qualche stranezza del Canada e della vita in quel posto. E’ come non lo raccontano da nessuna parte, cioè…com’è il Canada?
Intanto colgo lo spazio che mi offri per sponsorizzare la più grande galleria che un blog italiano abbia mai avuto sul Canada. Le ultime foto sono state scattate a Sidney, una ridente cittadina popolata da gente in pensione a 22 kilometri da Victoria!
http://www.minciati.eu/canading/
Il Canada è il miglior posto dove ogni essere umano civile vorrebbe vivere. Io vivo su un’isola più grande della Sicilia, di fronte Vancouver e a poche ore di navigazione da Seattle. Poco traffico, sicurezza nelle strade e nelle case ai massimi livelli, molte giornate con un tiepido sole e poche con parecchia neve. Qui sembra la Terra Nova di Spielberg per me che ho vissuto a Milano e in Sicilia (come dire, è una conoscenza variegata). Non c’è la toppa nelle porte perché non serve, la gente rispetta il codice della strada alla lettera e non lo interpreta, i pedoni hanno la assoluta precedenza e la gente è cordiale come se fosse siciliana. Certo, hanno una piccola influenza proveniente dagli Stati Uniti: vogliono le cose grandi, più sono grandi più sono belle. Auto così grandi che qui le chiamano con lo stesso nome usato per indicare i camion, alberi alti come grattacieli, uccelli di dimensioni smisurate, porte dei frigoriferi più larghe delle (poche) porte della casa, hamburger impossibili da addentare, oblò della lavatrice (e della asciugatrice) spropositati. Quello che mi chiedo io è: perché comprarsi un truck se poi puoi andare soltanto a 50km/h? Per sentirsi sicuro? Ma a 50 km/h pure con i pattini si è sicuri! Ma se si è disposti a queste stranezze il resto è uno spasso. Per noi italiani tocca abituarsi al caffè americano ma in cambio si riceve il burro d’arachidi che viene na meraviglia spalmato con la nutella. E poi in qualche negozio italiano esiste anche qui la moka. Di negozi italiani e di negozi che vendono cibi italiani ce n’è a bizzeffe. La pasta costa un poco più che da noi (mi sembra ovvio) e non c’è tutta la varietà a cui siamo abituati (mi pare ancora più ovvio): io non ho ancora trovato le mie mezze penne rigate! La nutella è un poco più costosa e il Tonno Rio Mare costa un botto. Come salumi e formaggi se d’importazione così la carne anche se locale: i prezzi per questi alimenti sono alle stelle. Non è raro trovare una steak (sui 600 gr.) intorno ai 10$ e se volete mangiare fuori due hamburger due bicchieri di vino e un po’ di insalata viene sulle 50$. La qualità è buona se si rifiutano i classici cibi americani e la varietà è eccezionale.
Una nota critica la spendo parlando della sanità e della televisione. I prezzi sono elevati per entrambe le cose ma c’è un ma. Per la mia copertura medica pago 2$ al giorno fino a dicembre quando pagherò un po’ meno dato che sarò a tutti gli effetti uno studente e avrò la copertura della mia provincia, la British Columbia. Tutti hanno una assicurazione medica ma nessuno può negarti le cure se sei in fin di vita e nullatenente. Praticamente le tasse qua ammontano intorno al 15% (ma è solo una media, varia molto fra i vari ceti sociali) e in queste tasse non è inclusa la sanità: ognuno sceglie la propria copertura medica in base a quel che vuole assicurare e ai massimali. E’ facile trovare gente che ha assicurato la propria vita, la casa, la vita dei figli e la macchina all inclusive!
Per quanto riguarda la televisione qui la gente paga circa 80$ al mese. Lo so lo so, noi con meno di 100€ paghiamo la Rai per un anno intero. Ma volete mettere la tv via cavo con quella schifezza che abbiamo noi? Centinaia di canali, varietà di scelta e moltissime altre comodità. Ma c’è un botto di pubblicità comunque evitabile col “time-shift”.
Per quanto riguarda Internet dipende dalla offerta e dall’operatore che si è scelto: le velocità che ho potuto constatare sono comunque ottime anche se si pecca troppo sull’upload (non ho mai visto una connessione raggiungere il Mb in up). A quanto pare c’è pure qualche problema con i principali siti di hosting, pare abbiano la banda “cappata”. Questo è quello che mi ricordo adesso [intanto sono passati tre giorni da quando ho iniziato a scrivere questo post], quello che più mi ha scioccato. Ma (si spera presto) ci saranno aggiornamenti, di quel tipo di cui ero tanto ghiotto quando cercavo informazioni sul Canada dall’Italy!

Abbiamo capito che stai bene. Grazie per essere stato così chiaro, qui in Italia c’abbiamo la merda che ha fatto un giro completo e sta ripassando dal via. Vuoi tirarci su di morale dandoci qualcosa? Te ne saremmo grati!
Bih che bella domanda, molto intelligente. Proprio si vede che è articolata bene; rispondiamo quindi!
Allego qualche foto che illustra il costo della vita di qua, che come è ben noto è superiore a quello delle più ricche città italiane (per alcune cose s’intende, è chiaro).

3$ mezzo chilo di pasta: ci possiamo mica lamentare?
Vascedda di ricotta
‘u pummaroru a 5$ a bottiglia
…e la qualità non è quella a cui siamo abituati!
L’Hamburger più buono della mia vita, un altro hamburger, due bicchieri di vino, un po’ di insalata, maionese e un supplemento (funghi): 52$ + 10% di mancia per due persone! 

4 pensieri su “Eccessi: la noiosa auto-intervista!

  1. Ciao, oddio che risate!
    Mi piace la teoria dell’andare a scuola per trovare una sposa..fa molto “Due piccioni con un fava”! XDXD
    Felice di leggere che ti piace il Canada e che stai scoprendo alcune piccole meraviglie del mondo oltre oceano tra cui il burro d’arachidi. Hai gia’ avuto la possibilita’ di assaggiare le conserve fatte in casa (oddio, non so se siano una tradizione anche in Canada)…da urlo!
    Non so se leggendo i prezzi mi rinfranco un po’ anche perche’ qui ultimamente i soldi sono proprio pochini pochini…dicono che sia la crisi, mah!
    Comunque, le foto sono stupende…ammetto che un paio me le sono scaricate e adeso sono nel folder del mio screensaver…

    Seya

    1. Seya parere femminile: la tipa dopo una mia battuta “I win” ha incominciato a sproloquiare “good for u, i mean…who cares?” e poi ha sorriso e due pacche sulle spalle: sta svizzerina si dovrebbe fare più risate, ci sono rimasto di merdissima! Comunque prendi tutte le foto che vuoi e se qualcuno domanda tu dì che le ha fatte uno bravissimo, buonissimo e bellissimo. E oligomineralissimo! :D

  2. Hai capito la rgazza?! Si`, mi sa che si sta proprio divertendo a flirtare…dai dai, non restarci troppo male..che puo` dire che succedera’!

    A presto oligomineralissimo!!!

    Seya

    1. …come diceva mia madre “Nun si prejunu mancu li santi!” (Non si pregano neppure i santi). Chi non capisce il mio humour non mi merita (e fu così che la volpe andò a cercarsi altro cibo) :D

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