L’istituto di bruttezza

Per la serie In solitaria, ho una ennesima stomatite. Non lo so mica perché gli argomenti degli ultimi articoli sono così schifosi. Sarà mica colpa mia? Quando ho provato a spiegarlo a Joanna mi mancava questa parola, stomachite (che fra l’altro mi provoca una irritazione della gola, della parte terminale della lingua e un paio di afta sulle labbra). L’ho quindi cercata su internet ma ho scoperto -come sospettavo- che non esiste in inglese. In merito per chi può e per chi non lo ha ancora fatto consiglio la lettura di questo divertente articolo: http://www.bbc.co.uk/news/magazine-15987082.

Dicevo, dato che me lo posso permettere, ho deciso di combattere la stomatite in maniera naturale. Ho preso uno spicchio d’aglio e ho iniziato a rosicchiarlo mentre mi guardava quel che si potrebbe tranquillamente definire un b-movie: Eat, Pray, Love. Il listerin mi fa una pippa: cazzo se brucia l’aglio, ci credo che i vampiri sò ‘mpauriti! Alla fine c’ho messo il carico: una bella corona sale e limone.
Adesso anche se fossi l’ultimo uomo sulla faccia della terra non credo che una donna abbia il coraggio di avvicinarmi: aglio e birra birra e aglio aglio e birra. E non m’importa niente: né della stomatite né dell’alito a prova di vampiro.
Tanto la chat con gli odori non è stata ancora inventata!

2 pensieri su “L’istituto di bruttezza

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