Vecchio: Ingegneria? Tosto!

Preso da qui.
Ho appena installato Eclipse e sto cercando di metterci su svn per scaricare il progetto dei dinosauri. Non sono riuscito a vedere più di 20 secondi di questo video altrimenti mi rovino la serata. E’ una delle poche volte che rischio di essere triste e non è colpa di una donna. Ed e assume il significato logico in questo caso. Mi mancate ragazzi, ci vediamo domani su skype! :)


Anche gli ingegneri si divertono. Quando decisi di fare il politecnico ero spaventatissimo. Qualche giorno prima del viaggio verso Milano mi misi pure a piangere perché mi avevano detto che al politecnico gli esami erano tutti scritti, o quasi. Al liceo il voto più alto che avevo mai preso in matematica era stato sette, in un compito sulle matrici. E poi un sei e mezzo negli insiemi e il resto erano dei quattro e cinque. Arrivai perfino a scappare da casa. Ritornai a casa ormai di notte, avevo bucato con la bici ed ero dovuto tornare nella mia città a piedi. Si capisce il motivo, avevo preso un ennesimo quattro e mezzo in un compito di matematica.
Poi venni al politecnico e le cose iniziarono a sembrare fattibili, crebbe l’autostima (soprattutto il tempo dedicato allo studio) e adesso mi manca poco a laurearmi (anche se adesso sto panicando, non mi laureerò mai in tempo cazzo).
Quando vai a dire in giro che fai ingegneria la gente sgrana gli occhi e ti dice: “ingegneria..?Tosto!”. E pretendono che tu sappia tutto quel che ha un meccanismo, dal fainculor della mia stanza (successo cinque minuti fa) all’appartamento in cui presto andremo ad abitare. Non è tollerabile che un ingegnere sia leggermente incompetente, un ingegnere informatico deve sapere ciò che sa un edile, perché siamo entrambi ingegneri. Ma non lamentiamoci troppo, che i filosofi stanno peggio di noi. Quando vanno a dire in giro che studiano filosofia la gente gli risponde: “Si, ma ora seriamente, cos’è studi quindi?” o l’alternativo “Ma precisamente cos’è che fai nella vita?
Ingegneria non è facile, non ho voluto dirlo subito metti che passava di qua un’ aspirante matricola d’ingegneria, non potevo scoraggiarla oltre misura. Ma se viene presa con lo spirito giusto, ogni cosa può assumere una prospettiva insolita. Basta pensare al solletico, una delle torture più usate dai servizi segreti (c’è gente che c’è morta col solletico). E così capita che noi ingegneri, che facciamo le cose toste!, capita che ce la spassiamo alla grande.
Nel video potete vedere il progetto di Ingegneria Informatica di Daniele. Si tratta di un quadricottero che spara alle cose vestite di blu, che in quel caso sarei io (sì, sembro una madonna è vero…). Queste cose blu, cioè io, si devono difendere ponendo fra il drone e sé stessi la spada rossa. Sergiuz è quello accovacciato in fondo allo schermo, vedeva incuriosito i parametri del drone . Accanto a lui c’è Dani, il proprietario dell’algoritmo che permette a questo coso di fare queste cose. Sembrano cose facili, ma ci sono dietro circa tre mesi di programmazione (se non cogliete ancora la difficoltà tocca ricorrere al luogo comune: è molto tosto!). Poi c’è Duli che fa il filmato perciò non dovrebbe vedersi (in realtà se guardate con gli occhi del drone la si vede qualche volta…). Non si vede, ma la si sente a un certo punto. E come promesso ecco il post sulla voce di duli, che peraltro si dulietta in una battuta molto da nerd (ma non diteglielo perché negherà tutto, perfino di esistere!), ispirata al nostro progetto di laurea: la realizzazione di un videogioco sui dinosauri
A tal proposito sono lieto di annunciarvi due video: il primo è il trailer della versione del gioco mia e di Sergio. Nel secondo potete vedere gli effetti permanenti che la programmazione di questo gioco ci causa.
Buona Visione.

Duli, per vostra (s)fortuna non c’è, era andata a giocare nel laboratorio degli elettronici. Non ho ancora capito bene in cosa consiste il loro gioco, ma pare debbano accendere dei led e poi instaurare un protocollo da spiegare ai professori che le hanno commissionato tale progetto. A me non mi sembra molto divertente (si tratta pur sempre di elettronici…), però c’è Ivan e gli altri dottorandi che rendono piacevole il tutto.
Sergio, beh lui lo riconoscete dal famoso “balletto del drago Yoshi”, che esegue sotto mia richiesta. E io sono il cameraman, quello che si diverte di più di tutti e che adesso sta qua a raccontarvi ‘sta storietta sul piacere d’avere amici ingegneri (coinvolgeteli se ne avete, sono molto timidi e riservati solitamente).
Siamo dei veri ingegneri, toast!

BNG: Matti, mio fratello, ha passato la prima selezione al concorso della marina. E bravo il fratellino!

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