Zurigo – Sono un fico – Mi mancate ragazzi

Zurigo mi sta facendo scimunire. Porca vacca se lo fa. Questo fine settimana vado a sciare e Zurigo c’è. Oggi sono stato per 2 ore a scuola e di odiarmi non mi odia, riesco pure a farla ridere senza farle il solletico.
La gente a scuola usa l’aggettivo italiano come se fosse un complimento, ehi ciao, come sei italiano oggi!, ti ho visto quella sera, eri di un italiano che ancora me lo ricordo. Sono l’unico italiano nella scuola e quello che si dice sugli italiani all’estero è vero: c’hanno delle fantasie su di noi. Le asiatiche per prima ma pure le brasiliane. Mi sento osservato fuor d’esagerazione, di certo alcuni aspetti del mio carattere sono di stampo italiano. E non sanno la storia del muro, e non sanno chi sono dentro.

Ma c’è quella di Zurigo, la svizzera, che ha qualcosa di speciale. E’ la prima volta che capita da due anni a questa parte: mi gira la testa come se avessi bevuto una corona sale e limone. Ma cerchiamo di essere razionali. A tette è messa non troppo bene, raggiunge a stento una seconda. I capelli non sono curati ogni giorno e spesso sono raccolti in una coda. Non l’ho mai vista truccata (ma forse questo è un punto a suo favore) e ha buchi da acne nel mento. Quando le donne hanno (avuto) il mento brufoloso significa che hanno un eccesso di ormoni maschili, forse questo è male…(anche se non ha le braccia pelose)! Quando ride è quello che è ma quando è seria è troppo seria. Vuole fare medicina e per adesso aiuto il padre a non so fare cosa. Sembra seria e secondo me non gli piace la discoteca.
Non so cosa pensa di me, fra due settimane torna alla sua reale vita nell’altra parte del mondo (e la mia è troppo vagabonda e responsabile per fossilizzarsi con una sconosciuta) e io non ho che ho una Corona in mano e del Cohen nelle orecchie.
Questa è una di quelle volte che la donna della tua vita ti cammina a fianco e tu non lo sai, e tu non la fermi. Quelle volte che poi ti incontri ancora fra dieci anni e capisci che il mondo è piccolo e il destino è un bastardo. Di certo è la prima volta che la calca (lett.) mi segue pure le notti. Ha qualcosa di speciale e io non s’ho cos’è. Vado a comprare un barattolo di vernice?

I miei miglioramenti in inglese stanno seguendo la successione di Fibonacci: in altre parole va sempre meglio e sempre più rapidamente imparo nuove strutture grammaticali e nuove parole. Solo la pronuncia migliora linearmente, senza troppi sussulti. Oltre a fare fatica a mettere la lingua fra i denti e a sputacchiare alla gente dicendo “think” quando parlo non faccio abbastanza attenzione alle acche aspirate, diciamo che le butto fuori belle e impolverate. Ma come dico io questo è il prossimo livello, per adesso vediamo di parlare come dio comanda.

Alla fiera della tecnologia di Victoria un datore di lavoro mi ha detto che il mio inglese è molto buono, abbastanza per essere idoneo al lavoro (employable). Devo solo conservare il mio divertente accento per il dating (gli appuntamenti romantici) (Sta cazzo di acca la devo aspirare o no?) . E poi mi ha detto che, è vero, a volte avere un master non è un vantaggio. Anzi!

2 pensieri su “Zurigo – Sono un fico – Mi mancate ragazzi

  1. Questa bella svizzera ti sta facendo girare la testa, checché tu ne dica! Non fare niente che tu (o lei!!) non voglia ma perchè farla ripartire senza averle detto che ha qualcosa di speciale? Poi magari riesci anche a scoprire che cos’è quelsto “qualcosa”! XD

    Felice per i tuoi progressi in inglese!!! E non perdere il tuo accento! XPP

    Seya

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