Fà ciò che vuoi (cit.)

Innanzitutto vorrei riportare alla luce un vecchio post datato duemila e dieci. Di quelli che si scrivono una volta e restano lì a prova che non eri poi così male! Eccolo qua: http://www.minciati.eu/2010/04/cento-impervie-e-uno-scoglio-1/
E’ di quelli diabetici, li ammetto. Ma ci vedo qualcosa che adesso non c’è più, manco con Zurigo che dice che ci si vede in Italia. Il passato passa, sono i bei ricordi che di tanto in tanto passano dal presente lo salutano e ritornano indietro da dove son venuti fuori. Finito il prologo voglio caricare una foto!


Puoi cambiare le maniere e i modi di fare di un uomo. Puoi insegnarli il galateo e l’uso corretto dei tempi verbali. Puoi tagliarli i capelli e farne scomparire l’acne dal volto. Puoi insegnarli il nodo della cravatta e ad usare la forchetta in modo corretto. Puoi insegnarli una altra lingua con suoni che impongono di mettere la lingua in posti inappropriati e spostarlo in un posto dove pensano che 110V sono sufficienti. E puoi imparargli che si dice insegnarli e non imparargli.
Ma dopo che gli hai insegnato tutte queste cose ‘sto qua (che sono io) ti continua a saltare da un posto all’altro, incurante delle svariate cicatrici che ha sul volto (e non solo) e di tutti i rimproveri che gli è toccato subire dalla attenta e apprensiva Duli. ‘sto qua se ne va lontano, in Canada, e continua a fare le stesse cose per cui tu, povera incolpevole persona, ti sei tanto spesa affinché non le facesse più.
E lo vedi in faccia che è contento, che si sente libero su quel masso a covare come una gallina. Lo vedi che è tutto e bello concentrato cercando di non precipitare giù da un tronco su una sperduta spiaggia bagnata dal mare…volevo dire oceano Pacifico!
Dategli uno scalino e ci salirà. Dategli un masso e s’arrampicherà. Dategli un tronco e lo cavalcherà.
Anche se poi Duli s’incazza. Giusto dù?

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