Pensieri recenti dispersi tra passati ricordi: un’insalata insomma!

Era dicembre e stavo attraversando il periodo più merdoso degli ultimi anni. Per quanto la torre di Pisa sia inclinata essa rimane uno spettacolo, un magnifico esempio di architettura italiana. Ma è quando che sarà cascata che si vedrà chiaramente il vuoto che lascerà, la gente inizierà a dare maggior valore alla loro foto-clichè mentre fingevano di sostenerla. Pensate adesso che io quella torre l’ho cercata di sostenere davvero, fin quando esausto, ho deciso di evitare il peggio e di lasciar accadere gli eventi. E’ un bel racconto per descrivere ciò da cui stavo cercando di riemergere, c’è qualche minchiata ma del resto che cosa ci si può aspettare da un blog con questo titolo.

L’altro giorno pensavo a quel dicembre 2010. Quando Khadir non era in stanza e io stavo quasi al buio, che tutti lo sanno che a me la luce di notte confonde. Mi rantolavo e abbracciavo un cuscino, battevo i pugni sul tavolo chiedendo a qualcosa fuori dalla finestra del terzo piena della Casa Dello Studente perché. E siccome nessuno mi ha mai risposto ho escogitato qualcosa altro. Mi alzavo da quel letto di sofferenza e sonno e mi mettevo al mio pc, con accesa la lampada grigia da 5€ dell’Ikea che adesso duli sta riciclando e sognavo del Canada. Cercavo la migliore scuola e la migliore in questo caso vuol dire la più economica. Cercavo il migliore programma ma ero un dilettante: 8000$ per 7 mesi era stata la migliore offerta. Dove cazzo li avrei trovati quei soldi? La cosa fuori della finestra sempre zitta.

Poi però trovai questo programma che prevedeva quattro mesi di lavoro pagato. Facendo quattro conti era già Febbraio e venivano 1000$ alla fine degli 8 mesi. 1000$ erano più facili da trovare, il mio culo era salvo ancora una volta. A quel punto dovevo studiare, laurearmi per tempo, darmi piattaforme, sperare che il mio doppio permesso studio/lavoro venisse accettato, lavorare per tutta l’estate e forse poi potevo andare in Canada.

E adesso io sono qua, mi sento completamente realizzato e non ho (ancora) rimpianti. Mi sento un uomo migliore, fuori dalla finestra non arrivano risposte ma da dentro il mio corpo c’è una energia che avevo dimenticato di avere. Inoltre riesco a sostenere una conversazione importante con una persona importante senza vomitare la bile, mi sembra un passo avanti da sottolineare.

Perciò mamma non puoi piangere, qua tutto va persino meglio di come avevo immaginato. E lo sai che c’ho una fantasia che non basta un muro da trenta metri per scriverle tutte. Prometto di fare il bravo, di fare il simpatico e di guadagnare tante mance che così vieni qua presto. Del resto si tratta di qualche mese.

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