Il paese dei balocchi c’ha la trappola ma ora lo so

Sto passando un periodo che non è dei più felici. Lo continuo a negare perché sono in Canada e il Canada l’ho sognato per mesi e mesi. Perciò essere tristi in Canada e come piangere mentre si nuota fra i soldi mangiando pane e nutella. Ma tant’è, è così che mi sento. Analizziamo razionalmente i recenti avvenimenti.

  • Ho finito il periodo scolastico, ho iniziato il lavoro. Sto iniziando a diventare autonomo e inizio a prendere familiarità con i clienti e tutto il resto. Il tutto però dovrà essere rivalutato alla luce di ciò che m’è successo oggi. A quanto pare qualcuno ha stalkato una delle mie colleghe e loro hanno pensato bene di chiamarmi a casa (oggi non lavoravo) chiedendomi se avessi dato le sue informazioni a qualche sconosciuto al posto dove lavoro. E poi ha pensato bene di spiegarmi che è fra le loro politiche che i lavoratori non diano informazioni private agli sconosciuti. Già che c’era poteva dirmi che un’altra regola è non rubare il denaro dalla cassa. Joanna dice che non la devo prendere sul personale, il manager mi ha detto che non mi stava accusando. Ma la cosa mi ha disturbato e sarà chiarita il prima possibile.
  • Una svizzera sta tornando in Svizzera. Una delle mie politiche (ormai che siamo in tema) sin da quando sono arrivato qua è stata non dedicare a nessuno delle emozioni. Ciò mi ha permesso di dire addio a tante persone senza che ne soffrissi neanche un po’. Ma stavolta qualcosa è cambiato. Non l’ho deciso io, anzi diciamo di si va’. Ma quanto prima anche queste leggere emozioni si depositeranno nel dimenticatoio come la polvere agitata dopo aver voltato una pagina di un piccolo libro.
  • E’ successo qualcosa nella mia ricerca di lavoro. Non dirò molto, Joanna dice che è il nostro piccolo segreto. Non ci sarà verso che lo dica fintanto che non ci saranno certezze. Questa è una di quelle cose che devo caricarmi sulle spalle e portarla a termine. Come quando ci si mette il sacco di carrube sulla spalla, si cammina barcollando per qualche decina di metri e non lo si posa fintanto che non si è arrivati alla pala del trattore.
  • Il mio futuro è incerto. Troppe variabili da considerare. Elenco, ma non esaustivamente, le possibilità. Tornare in Italia e fare la specialistica al PoliMi. Restare qua e lavorare part-time presso il negozio dove sto lavorando adesso e continuare a cercare un lavoro sfruttando la mia laurea in Ingegneria (da qui si può separare un altro branch che includerebbe espandere la ricerca in Vancouver), restare qua e chiedere un prestito governativo e iscrivermi alla magistrale qui in Canada. Ciò potrebbe includere, in qualche modo, la richiesta della cittadinanza canadese (oppure della residenza permanente) per pagare fino a tre volte meno le tasse universitarie. In tutto questo il discorso danaro non è stato neanche citato (ma lo si dovrà necessariamente fare).
  • Ho appena bevuto il secondo bicchiere di vino.

Alla luce di queste razionalizzazioni (soprattutto dell’ultima) devo ammettere che sono dannatamente fortunato. Pochi potrebbero avere le possibilità che sto avendo io, io sono stato bravo e appunto fortunato a coglierle. Adesso però ho realizzato che anche in America ci sono le salite e quello che devo fare è soltanto cambiare marcia. E’ questo il periodo in cui si schiaccia la frizione, si deve far veloci che sennò si perdono giri ma bisogna pur stare precisi e senza troppi dubbi altrimenti si gratta. Cambiare marcia non è troppo difficile, in tanti lo sanno fare. Quello che pretendo da me stesso è cambiare in salita. Veloce, chiaro, preciso, sapendo cosa si sta per fare dopo aver trovato il momento giusto. I giri giusti, il momento giusto.

2 pensieri su “Il paese dei balocchi c’ha la trappola ma ora lo so

  1. Ciao!E’ da poco che ti leggo e mi sto appassionando alle tue avventure canadesi!Hai un’ottima opportunità e combatti per i tuoi sogni, è ammirevole. Vedrai che la ruota della fortuna inizierà a girare ancora!:-)
    Anto

    1. Fortunatamente la fortuna sta ancora da queste parti,so che non mi posso certo lamentare. Ad ogni modo benvenuta in questa piccola cerchia di sognatori! Che poi si tratta di me e altre quattro cinque persone :D

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