L’amore e il led della webcam

  • In questo post non si parla della scuola che ho frequentato in Canada,
  • Questo post non è stato scritto sotto l’effetto di alcool se escludiamo un bicchiere di Chianti durante la cena,
  • Questo post non è influenzato da avvenimenti recenti, in qualsiasi modo ciò possa essere congetturato (volpe e uva/cù si vaddau si savvau/il lupo come opera pensa, come mangia rutta),
  • Alcune esagerazioni potrebbero essere “esagerate” ma necessarie per esprimere validi concetti,
  • Preferendo la teoria delle stringhe e la simmetria tra spazio e tempo all’imperscrutabilità divina, sebbene mi sono tutte assolutamente indecifrabili, questo post è stato scritto sotto l’influenza della scienza (vedi post sul cervello).

L’amore non esiste. Il burro d’arachidi esiste, l’olio esausto esiste, la serranda esiste (non in Canada, abbiamo le veneziane noi). Ma l’amore non esiste. Cioè esiste ma…vengo e mi spiego.
Il bacio, cos’è l’amore se non la conseguenza di un bacio (“Amore mio ti bacio sulla bocca che fu la fonte del mio primo amor…”). Ci vogliono 34 muscoli facciali e 112 posturali per dare un bacio, c’hanno scritto poesie e canzoni, città e dolci sono diventate famose per un bacio e, personalmente parlando, ha aggiunto un altra data a quelle che definirei una interessante serie di eventi che mi accadono il ventisettesimo giorno del mese. Ma il bacio non è nient’altro che un lascito della nostra evoluzione (perché si, non ci ha fatto dio. Al massimo dio ha fatto le scimmie, se non i pesci…). Il bacio era il modo che la madre aveva per rigurgitare il cibo pre-masticato al figlio, la lingua era il modo per spingere il cibo nella bocca del figlio che beneficiava sia del cibo sia dell’atto del succhiare la lingua della madre[*]. Attualmente si ritiene che il bacio abbia anche la funzione di cercare partner con sistema immunitario diverso dal proprio, al fine, in termini evolutivi di favorire il riassortimento genico e aumentare le probabilità di sopravvivenza della prole. That’s amore, ci rissi chiddu.
E se il bacio era l’origine dell’amore, e il bacio abbiamo capito cos’è, cos’è l’amore? Esiste? Possiamo scegliere di amare o è come il led della webcam (paragone ardito, il led della webcam infatti è collegato in hardware alla webcam stessa: se si accende l’una si accende pure l’altro)?
L’amore è ossitocina, neurotrofina e feromoni. E testosterone, chi se lo scorda quello, c’ho fatto le più belle minchiate della mia vita. Anzi dovrei cambiare il titolo: Testoteruni cù l’uossi aruci.
La maggioranza della popolazione umana è monogama perché ad essere poligomi si rischia di contrarre delle malattie sessuali che possono causare fertilità, danni al feto e maggiori rischi duranti il parto. Non si chiama amore quella cosa che unisce due persone per l’eternità: si chiama voglia di non estinguersi e questa voglia è come il led della webcam: è quello che sappiamo fare meglio, sopravvivere finché morte non giungerà.
Perfino il linguaggio umano, cosa di cui andiamo tanto fieri, si pensa sia stato selezionato durante la nostra evoluzione per scambiare segnali, riscontri e cenni comprensibili per giudicare la potenzialità di eventuali amanti[**]. Perché se non ci accoppiamo moriamo per sempre, hai capito?

La capacità umana di provare l’amore si è evoluta come segnale inviato a potenziali compagni sessuali, segnali che suggeriranno che il partner sarà un buon genitore e che sarà altamente probabile che passerà alla prole ottimo codice genetico[***]. Noi non amiamo, noi amiamo sopravvivere come specie e faremmo di tutto per non estinguerci. Sotto quest’ottica una visione più istintiva, dolce e romanzata dell’amore ha assolutamente senso. Sono perfino grato di tutto ciò, cosa credete che un ipotetico alieno possa pensare se sapesse cosa facciamo nelle nostre camere da letto (a riguardo vedesi qui e qui)?

Il fatto che sono capace di razionalizzare non vuol dire che non riesco a vivere la Favola. Anzi proprio in questo momento è quello che spero di più (insieme a quel discorso dei soldi, quello va senza detto). Ma io sono un ingegnere e più importante credo nella scienza. In più sentivo la necessità di dire la mia a tutti quelli che vanno dicendo che dato che noi crediamo nell’amore senza vederlo, allo stesso modo dovremmo credere in dio senza vederlo. Perché si sente. Se accettiamo la validità del primo sillogismo dovremmo pure accettare il secondo (che ne è un derivato): se l’amore è una frottola raccontata da Darwin e dalle sue teorie, la frottola di Dio chi ce l’ha raccontata?
Ma per fortuna io credo che il primo sillogismo è falso…

Detto tutto ciò, io ho un segreto che solo un’altra persona conosce (oltre a me, sia chiaro). Non so che farci, proverò a nuotarci su. O forse ci si può pensare a Parigi. O quando scendo le scale, o quando dormo (no quando dormo no, che penso ai bug).

Chemical basis of love

 

[*] = Eibl-Eibesfeldt, Irenäus (1983), “Chapter 3: A comparative approach to human ethology”, in Rajecki, D. W., Comparing behavior: studying man studying animals, Routledge
[**] = ^ The Mating Mind: How Sexual Choice Shaped the Evolution of Human Nature by Geoffrey F. Miller in Psycoloquy (2001) 12,#8
[***] = ^ Sexual selection and mate choice in evolutionary psychology (PDF) by C. Haufe inBiology and Philosophy doi:10.1007/s10539-007-9071-0

Uffaaaaaaa!

 

Posso cominciare lamentandomi? Si che posso, il blog è mio! Ok no, è dell’ingegnere, ma sono catalogata come scrittrice, quindi posso! Neanche sono arrivata in Canada che anche qui piove! Qui, dove? Che importa, tanto piove in tutta  Italia! Non ho ancora fatto il cambio di stagione e il freddo torrido incombe (non mi piace questa parola: “incombe”, sembra che il mondo stia per finire e in effetti, oh mio Dio noooo moriremo tutti!! I Maya dicevano che … ma questa è un’altra storia e oggi voglio solo lamentarmi!). Tornando a noi, piove, fa freddo, sono giorni in cui non combino nulla per colpa di un telefilm, perché li hanno creati? I telefilm dico … Perché ci costringono a rimanere svegli notti intere, a scaricarli in lingua originale pur di sapere come andranno a finire? Perché se c’è un assassino in giro non può essere il maggiordomo? Fatto sta che il mio librone da studiare sta cominciando a prendere polvere. Poi ci si mette il mio umore. Eh si, se c’è brutto tempo non aspettatevi che io possa sorridere; a  meno che non stia sotto una coperta, al calduccio, coccolata, a strafogarmi di gelato, guardando un film demenziale all’American Pie, io amo il sole! Poi ci sarebbero altri tremila motivi per potermi lamentare: il lavoro che non cade dal cielo, i soldi che non nascono sotto i cavoli (ah no, quelli erano i bambini), la casa che non si trova, tu che sei lontano, troppo lontano e infine …. i visti canadesi che ancora non sono usciti! Mò glielo dico all’Ambasciata che sto aspettando loro per fare il biglietto, vediamo se si sbrigano. Mi sto lamentando così tanto che sono arrivata al punto di lamentarmi che mi lamento perciò,

ciao a tutti!

Patente Canadese + Come “estendere” il vostro WHV + Meteo Canadese

Volevo parlare di cosa faccio in Canada. Per quella schiera di lettori che dicono, si ok il cervello e cazzate varie, ma parlaci del Canada dato che è la vera ragione per cui ti sto leggendo, bastardo!. Sisi lo so che mi dite pure bastardo…

Parliamo del Canada. E SENSAZIONALE vi dirò una suggerimento che non è mai stato detto prima su nessun’altro blog e che vi permetterà di restare in Canada e di avere un permesso lavorativo per 8-9 mesi invece dei 6 del WHV. Il tempo è preziosissimo quando si hanno solo sei mesi per realizzare un sogno grande almeno quanto il Canada.

Ma andiamo per passi. In parte coprirò quello che hanno detto i tre di Vancouver: li linko. Diario da Vancouver. I ragazzi scrivono post lunghissimi ma sono davvero pieni di informazioni utilissime.
Ad ogni modo, è capitato che pure io nello stesso periodo abbia fatto i test per la patente. Mi hanno raccontato la balla che la mia patente durava 90 giorni (ma forse è vera, ad ogni modo le leggi sono le loro) e quindi mi sono messo sotto per prendere ‘sta patente.
Mettersi sotto vuol dire che ho letto il libro (pieno di porcate fra l’altro) (qui il link: Libro per prendere la patente (sono 17Mb)), ho scaricato l’app sull’iPhone  e mi sono messo a rispondere alle domande. Il tutto è durato un 3 ore al massimo. Un’oretta per sfogliare il libro e il resto a rispondere domande sull’iphone fra le risate assurde per le domande demenziali.
Ho pagato 15$ e ho iniziato a rispondere. Davvero, è una stronzata.

Il risultato lo vedete qui sotto:

Il “knowledge test”

Dopo due giorni avevo la pratica. Prenotata 2 giorni prima. Il momento dopo aver passato il test. Questa si chiama efficenza.
Il test pratico è un’altra stronzata. Cioè io mi definisco un bravo guidatore, taluni mi definiscono l’opposto. Ma se mi chiedi di fare un parcheggio parallelo, cioè cazzo, te lo insegno io. Insomma la tipa mi ha fatto fare un giro di 45 minuti, gira a destra gira a sinistra. Frena, parcheggia. La cosa più importante è ricordarsi di controllare. Tutto, girare la testa, specchietti retrovisori. Fermarsi agli stop completamente, rispettare i limiti. Per chi avesse intenzioni di fare un road test consiglio di guardarsi questo video: http://www.youtube.com/watch?v=lnk5BO6EiRw.
Qui sotto potete ammirare il risultato finale del mio esame. Le cose scritte sono ciò che ho sbagliato. In breve:

  • Troppo pomming (quando si gira lo sterzo con una mano sola),
  • In una intersezione invece di entrare nella prima corsia a sinistra sono entrato nella seconda,
  • Velocità registrata di 53km/h quando il massimo era 50,
  • In uno stop mi sono fermato pochi centimetri dopo la linea orizzontale.

In tutto ho pagato meno di 100$, in 4 giorni ho fatto tutto e sono apposto for good.

Il “road test”

Situazione immigrazione. Riassumiamo la mia situazione sin da quando sono atterrato in Canadà.

  1. Atterrai in Canada con un permesso di lavoro e un permesso di studio (visti semplici, nessun programma specifico) della durata di 8 mesi circa;
  2. Dopo 8 mesi, due giorni prima che tale permesso fosse scaduto, chiedevo un’estensione del permesso di lavoro (in Canada quando si ha un permesso valido e si chiede una estensione di tale permesso, anche quando il permesso scade si può continuare a lavorare legalmente fintanto che non si è ricevuto una risposta dall’ufficio Immigrazione);
  3. Nel frattempo come piano B ho richiesto il WHV (Working Holiday Visa);
  4. Dopo un paio di mesi l’estensione del mio originario permesso di lavoro era sul procinto di essere rigettata (Mi spiego meglio, l’LMO (Labour Market Opinion), necessaria per ottenere il visto, era stata rigettato e nel giro di un paio di settimane l’estensione sarebbe stata di conseguenza rigettata);
  5. Decido di attivare il piano B, il WHV, prima che l’estensione venga formalmente rifiutata (vedi foto sotto);
  6. Inizio a preparare i documenti per il nuovo piano A, il PNP (Provincial Nominee Program, lo skilled VISA provinciale);

Il PNP verrà inviato martedì, intanto sto indagando un piano B (Federal Skilled VISA) e un piano C: maritarmi una canadese. Alla House, insomma!
Mi restano due cose da spiegare: la notiziona che tutti aspettate e che minchia è sto assegno qua sotto.
Inizio a spiegare la foto. Al punto 5 ho detto che ho attivato il WHV prima di essere formalmente rigettato. I tipi all’ufficio Immigrazione quando gli è arrivato il foglio della mia pratica sulla scrivania hanno detto: “..ma sto tipo ce l’ha già un visto, mica gliene possiamo dare un altro…bella pè lui!“. In realtà l’estensione non avrebbero potuto darmela lo stesso dato che l’LMO era negativo.

Dato che la mia pratica non ha terminato il suo iter, mi hanno rimborsato. Suca!, vi ho fottuto :D

Adesso la notiziona.
Sapete che non si può rinnovare il WHV, vero? Giusto…non sarà rinnovabile e statene certi.
Ma nessuno vi vieta, in questo mondo libero, di richiedere una estensione del vostro WHV. Dato che avete un visto valido quando richiederete l’estensione il chiarimento del punto 2 (vedi sopra) sarà valido per voi e ciò vi darà altri 2-3 mesi di respiro.
Quanto cambia avere un permesso di 8 mesi invece che uno di 6? Poco? Tanto? Cavolacci vostri, ma qui l’ho detto e qui lo nego. Sono sicuro che questa pratica non piacerà all’Immigrazione Canadese…ma è legale, quante volte non avete ritirato lo scontrino in Italia? Embè?

La cecca (check) come dice la nona (nonna)

Detto tutto questo, siete davvero sicuri che volete venire in Canada? Vivo nella città riconosciuta da tutti come la città con il clima più mite e bello di tutto il Canada. Ma queste sono le previsioni della scorsa settimana e aspettate di vedere quelle di Dicembre. E fatevi dire dai ragazzi di Vancouver come stanno loro, qua siamo nell’oro!

Il tempo

 

Qualsiasi domanda in merito a tale post sarà risposta se posta nei commenti, su skype o codificata in binario. E non scordatevi il per..favore!

 

BNG: Avete presente questo video qua (http://youtu.be/ZfybwnzjltM). Sergio ha fatto finalmente il colloquio per la mia azienda, è andato awesomely a detta loro, vediamo che succede.
Ah…e mi sa che abbiamo trovato Robin! ;)

Ce l’ho pesante e duro

Sono Gioele. Quello lì insomma, lo sapete no?

Ho due post in canna, come una doppietta ha due cartucce. Chiaramente il primo, questo, è quello che mi diverte di più. E si parla del cervello e di Dio. O almeno si parte da questo. Via!

Il nostro cervello ha tra gli 80 e i 120 miliardi di neuroni. Non lo sappiamo di preciso. Ma dai cazzo. 120.000.000.000. Se avessi 120 miliardi di dollari a colpi di loonie e ne contassi 1000 al giorno mi servirebbero 328 mila e 767 anni per contarli tutti (finirei tra marzo e aprile del 330.779 dopo cristo). Questo è nel mio cervello, nel vostro non lo so ma neurone più neurone meno siamo lì. Di tanto in tanto (ogni giorno) me ne muoiono 190 mila ma, vaffanculo, sareste incazzati se un giorno mentre camminate vi cade il portafoglio con 190 mila euro ma tanto chissenè che a casa c’ho altri 120 miliardi. Ah, il vostro cervello ogni anno perde un grammo. Fanculo, ne ho quasi un chilo e mezzo. E non bevo, e non fumo, e non mi drogo e faccio attività fisica regolarmente. Per questo ce l’ho pesante e voi ce l’avete leggero, per questo io sono figo e voi pure (ma io sono figo più a lungo).

Un computer normale ha 2.6 miliardi di transistor. Ci vorrebbero 32 computer per fare un cervello. Avete presente quanto calore produce un pc? E adesso pensatene 32 e inoltre rinchiudetele in una scatola della grandezza della nostra scatola cranica. E non vi lamentate quando fate uno sbadiglio, dobbiamo pure raffreddarli ‘ste CPUs. Un transistor tuttavia è un coso che ha due stati, un interruttore: acceso/spento. Tuttavia abbiamo assunto che transistor=neurone ma in realtà ci vogliono 20 transistor almeno per simulare un neurone. Il che rifacendo i conti è come se avessimo 40960 computer nel nostro capo. Non il boss, il coso che avete attaccato alle spalle.
E non abbiamo considerato che in un normale pc ci sono solo 4 processori. Ed è, fidatevi, un macello farli comunicare efficientemente. Non è umanamente possibile avere quaranta mila processori che collegati con un filo sono tanto efficienti quanto quel coso che sta inviando impulsi elettrici ai nervi delle mie dita che si contraggono e rilassano a comando.

Tutto quello che ho scritto fino adesso è stato pensato mentre attraversavo le strisce pedonali di Langley Street, mentre tornavo a casa qualche giorno fa.


Taliella ciù ddanni

Chi sono io? Perché quando il mio collega si è tagliato il dito io non ho provato dolore? Perché quando tu ridi io rido ma quando tu piangi a me non me ne fotte un cazzo? (ma se ti conosco piango pure io). Perché? Perché? E non fate i faciloni, datemi un perché che il mio cervello possa capire.
Il mio cervello è “attaccato” per mezzo di connessioni a nervi, tendini, muscoli e schifo vario. Capisco perché le mie mani si contraggono, il cervello manda un segnale elettrico…cioè a una rana morta gli mandavano le scosse e quella si contraeva tutta. Il mio cervello vivo mi può fare contorcere, ne sono sicuro. Ma chi lo dice al cervello cosa fare? Il mio lavoro è dire a quei 12 miliardi di transistor cosa fare (dato un input dammi un output, no inventiva grazie!) (e per farlo ci vogliono i miei 120 miliardi più i 120 miliardi di neuroni di Barney), ma il cervello si comanda da solo? Non funziona. Se il cervello dice al cervello “comandati” chi lo dice al cervello di dire al cervello di dire…avete capito no? E chi mi fa percepire me stesso come me stesso? Io, Gioele. Vedo la gente ma non so cosa sono, cosa vivono. So chi sono io solo perché il mio cervello è appiccicato con dei filamenti al resto del corpo? E cos’è l’anima? Una parola che racchiude il tutto? Come quando io non mi ricordo una parola in inglese e dico stuff, così l’anima. Da qualche parte ci deve essere qualcosa, forse, chiamiamola nimaa, no aspetta, maina…non suona bene..inama…amani, anima.
Poi penso a dio e già non capisco un cazzo di come sono fatto e, dio mio, parlo di dio?

Il mio pensiero, un piede prima del marciapiede, fu che se dio esiste deve assolutamente coincidere col mio cervello. Io non sono dio, il mio cervello lo è. Io non mi sento il mio cervello, io sono il frutto di una serie di input elaborati dalla centrale su in cima e rispediti giù con un adesivo FRAGILE. Il tutto condito da un pizzico di sale.
Che nel mio caso possiamo pure dire che qua siamo in salamoia.

Sto a rosicà!

Unico giorno libero, possibilità di dormire fino a mezzogiorno e … niente, sveglia dalle 7 di mattina! Ma non importa, mi stropiccio gli occhi, fuori splende il sole e il richiamo della pipì mattutina mi fa alzare. Cose da fare: studiare, andare all’anagrafe, continuare a studiare, cucinare, andare a correre. Non sono poi tante ma andiamo con ordine. Devo leggere un librone di 800 pagine (che non riesco neanche a tenere in mano!), la settimana prossima ho un esame e sono a pagina 50. Sono andata all’anagrafe per richiedere il certificato di residenza per il WHV (il visto di lavoro canadese) e mi hanno sborsato ben 15 euro perché dal 1 Gennaio è diventato obbligatorio consegnarlo in bollo. Cazzo! (Anzi no, comportiamoci da fanciulla educata). Acciderbolina! 15 euro per un pezzo di carta con un po’ di inchiostro che mi dice dove abito e la stessa via è riportata anche sulla carta d’identità, lo giuro! E non è tutto … Da rifare anche questa perché rovinata (altri 5,40 euro). Sorpresa: non mi bastano i soldi e la banca più vicina è a km di distanza! Insomma, arriva a piedi all’anagrafe, torna indietro in cerca della banca, ritorna lì, rifai la fila, aspetta tutte le scartoffie ed è finita la mattina! È ora di pranzo, ometto la seconda fase di studio e penso a cosa papparmi. Frigo vuoto. Santo chi ha inventato le scatolette di tonno! Si sono fatte quasi le 2pm (inizio già ad abituarmi al fuso orario canadese) e fino alle 4 tu ancora dormi. Meno male che esiste skype, almeno la mia voglia di vederti viene placata per qualche ora. Ricomincio a studiare ma avete presente quei giorni in cui proprio non ci si riesce e si rilegge continuamente la stessa riga? Ecco, meglio chiudere il libro e fare altro! Cucino! Oh si, mi piace cucinare e soprattutto preparare dolci (chissà che questo blog non ospiterà pure una rubrica di ricette!). Ma che palle, il pan di spagna non è gonfiato! Meglio schiaffarci dentro un po’ di crema al cioccolato, il cioccolato rende tutto più buono! (e si, la preparerò anche a te una torta … ma mi raccomando, bella e buona anche se bruciata e immangiabile!). Fuori pioviggina ma alla corsetta serale non si può dire di no, soprattutto se si passano le giornate a preparare dolci che poi finiscono dentro la pancia! Sono sfinita, il cuore sta esplodendo sotto il ritmo dei Metallica e Pink Floyd, mamma mia come caricano! Pensa che mi sono anche girata per spizzare un ragazzo, sembravi proprio tu! Sembravi perché, cioè non è che ti conosco molto bene, riccetto, occhi scuri, magrolino ma poi … non so neanche quanti peli hai! Dato il post sui tuoi piedi potresti farne uno riguardo ai tuoi peli? Pensaci! Si è fatto tardissimo, non chiedetemi come altrimenti questa pagina diventa ancora più snervante! Mi hai appena chiamata!! Dopo una giornata in cui metà delle cose vanno storte, finalmente spunta un sorriso sulla mia bocca e finalmente posso dirvi: buona notte! Bella!

Troppi perchè

C’è ancora il sole eppure i miei occhi vedono solo il buio della notte; si può essere tristi e non sapere il perché? Forse no. C’è sempre un perché, il problema è che il più delle volte lo si vuole ignorare perché non è solo uno, ma sono tanti, tantissimi che prendono piede nel nostro cervello e che ci obbligano a pensare, a risolverli. Io non voglio pensare. Non posso continuare a essere una bambina? A guardare il cielo ed entusiasmarmi perché c’è il sole? A cogliere un fiore per fare una collana? A saltare sul letto? A fare le pernacchie? Perché devo pensare a cosa farò tra tre mesi, dove vivrò, con chi starò?! Qualcuno direbbe: “perché sei grande ed è ora di pensare al tuo futuro”. E  io questo lo so ed è una verità assoluta. Ma io non sono un’ ingegnere, neanche una matematica e i numeri non sono mai stati il mio forte; io ho solo le mie emozioni e se queste tra qualche mese mi porteranno chissà … magari in Canada, sarò ben felice di viverle senza pensare a un domani.

Un’aggiunta…

“Quando ti piace una persona non esistono paure. Quando vuoi starci insieme non esistono insicurezze. Esistono i sentimenti, e basta. E i sentimenti non mentono mai, sono liberi da pregiudizi e intelletto. E non sto dicendo la classica frase ‘Se ci tieni fai di tutto’. No, non si fa di tutto, si fa il possibile.
Perchè davanti a te c’è un’altra persona, e dove finisce quello che puoi fare tu, inizia quello che può fare lei.
E’ una cooperazione.
Un gioco di squadra.
Se non si arriva ad una conclusione non è perchè uno dei due ha paura.
E’ perchè uno dei due non ne ha voglia.”

 

Presentazioni

Wow!  Non credevo possibile che una come me si potesse ritrovare un giorno a scrivere in un blog! Eh si, anche l’anti-tecnologica per eccellenza si sta pian piano convertendo alla religione androidiana (o perlomeno ci prova!). Mi presento: sono pippapessa (per ora accontentatevi … vi dovrò pur lasciare un po’ sulla suspense, o no?!) e dato che non possiedo una pagina web tutta mia, ho chiesto all’amministratore di concedermi qualche spazio per poter dar sfogo ai miei pensieri, perché si sa … meglio fuori che dentro! Stanno succedendo talmente tante cose in questi mesi della mia vita che non saprei da dove cominciare a raccontare! Ma per ora mi fermerò qui, ho ancora bisogno di prendere confidenza con questo foglio bianco!

Aggiungi un posto a tavola – Novità!

Ultimamente non scrivo molti post.
Ieri ho ricevuto un’offerta e l’ho accettata. E’ una prima volta quindi sono nervoso e insicuro. Ma questo blog ospiterà un altro scrittore. Io mi impegno a non censurare niente, non so di cosa parlerà: ha carta bianca.

L’unica cosa che ho chiesto è che sia chiaro che sia il nuovo autore a scrivere. Magari aggiungeremo una etichetta nel titolo, magari si sceglie un font diverso. Si vedrà.

Secondo me l’esperimento creerà nuovi stimoli. E stimoli è tutto quello che il nostro cervello percepisce. Ad esempio adesso ho lo stimolo di…

Il forte Victoria

20120930-105914.jpg
Questo è l’edificio dove lavoro

L’edificio bianco dopo il carretto è l’edificio dove lavoro. A dire il vero lavoro al secondo piano, non ancora presente al momento della foto. L’edificio dove lavoro è nel bel mezzo dell’originario forte Victoria, il posto che i primi europei ad arrivare da queste parti usarono come riparo. Dentro l’edificio ci sono ancora i resti del pozzo che usavano quotidianamente. Tutto questo intorno al 1843. Quasi 170 anni dopo un altro europeo valica le porte di quell’edificio ogni giorno, dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 5 (ma spesso resta fino a tardi a lavoro). Viene in pace, vuole restare in pace e promette di non fare nessuna scritta sui muri del forte.
A questo punto la domanda è: o voi, abitanti del forte, accettate questo forestiero fra di voi, autoctoni, secondo il rispetto che sempre c’è stato fra le vostre popolazioni?

“O sono di un gran bello io o si era un po’ distratto Dio”

Questo è il fatto. Ho avuto una promozione, dopo 4 mesi il mio stipendio è aumentato del 40%. Quando avevo detto che volevo diventare ricco facevo sul serio. Adesso tocca aspettare l’immigrazione, loro possono abbattermi da un momento all’altro. Lo so, lo sanno, bisogna conviverci. Ho aperto un nuovo conto, ho attivato un RSP (non so se c’è in Italia, metto soldi da parte da giovane per avere una pensione d’oro da vecchio), ho aperto un TFSA (un conto risparmio senza tasse) e ho fatto il mio primo investimento in banca. Ho comprato dei Bond Canadesi, qualche stock, qualche bond in US e qualcosa internazionale. In 5 anni avrò aumentato il mio capitale del 6% circa.

So che vieni nel blog tutti i giorni, Sergio dice che dovrei goderci. Ma non è proprio così.

Oggi Barney ha trovato in 20 minuti nove bugs (un bug è un comportamento inaspettato di un programma) di cui la metà circa era un problema bloccante. Per chi vuole essere perfetto nove è un numero bello grosso.

Oggi Barney mi ha raccontato le origini della nostra spin-up (di cui sono l’impiegato numero 2, Barney è il primo). Stava per accettare una offerta migliore ma poi ha cambiato idea. E sono stato assunto. Quante coincidenze mi hanno portato qui adesso? Mi sa che sono saltato sul puntino-teletrasporto.

Un anno fa oggi mi ero laureato in Ingegneria Informatica. Oggi lo avete capito che mi succede. E fra un anno? Come lo vedi fra un anno, Tipa?