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Perché siamo più belli & Cose da insegnare: cultura generale!

Attenzione Attenzione, Acthung Acthung Mujito Obrigado Tu disc Wondershun. Eh, mò stacco il generatore di flussi di coscienza, giuro
Questo sarà un posto a capitoli, dato che è un po’ che non aggiorno.

Capitolo #1 – Dove lavoro
Finalmente vi posso mostrare il posto dove lavoro. Come premessa devo dirvi che è piccolino, non stupitevi. Ci troviamo dentro un centro commerciale nel cuore della Victoria bene, tra Governament Street e Douglas Street per intenderci.

Svelato il luogo dei misteri!

Possiamo notare l’immondizia vicino alla cassa, il casco per la bici che qua è obbligatorio sulla destra. Poi alla estrema sinistra i tre blender, frullatori (uno, quello del centro non si usa che è rotto).In alto il menù, ma fate bene attenzione, solo gli smoothies (frappè) nel menù giallo sono disponibile nel bicchiere più piccolo (14 ounces = meno di mezzo litro). Per il resto è tutto in large size, che s’intende ‘na botta di 70cc di frappè. Io non lo so come la gente riesce a finirselo. Infine una chicca. In linea d’aria, esattamente sopra i frullatori c’è l’erba che la gente acquista. Sembrano gli esperimenti che facevamo da piccoli con le lenticchie piantate nel cotone imbevuto, ma tant’è che costa 3$ a shottino!
Altra foto per mostrarvi il giusto spirito del lavoratore itagliano:

Minciati al lavoro (si fa per dire)

Qui da notare ci sono io. E la pulizia e l’ordine del locale che, come farò quest’oggi, avevo chiuso io.

Capitolo # 2 – Gli italiani sono più migliori
No che difendo la razza caucasica, ma si. Noi siamo ovunque, tipo il 15% della popolazione brasiliana (il 60% della popolazione di San Paolo (San Paolo, non Valguarnere Caropepe) è italiana). La nostra cultura, nel bene e nel male, è mondiale. Ma dopo alcuni esempi ritengo che siamo pure più sperti, che a tradurlo con “furbi” farei uno sgarbo al siciliano. Ma facciamo qualche esempio preso da delle normale conversazioni con i miei colleghi al lavoro:

  • Ma, quindi, fammi capire…voi avete ancora un papa? [Ora, dico io, non dico che devi sapere chi è l’ultimo papa(ma manco il penultimo) ma almeno il detto “Morto un papa se ne fa un altro”, almeno questo dovresti saperlo];
  • Io: Ci sono rimasti tanti Blushing Mango (ndr. nome di un frappè) quanti gli anni di Cristo. “E quanti sono?” [Era pure il giorno di Pasqua, ma come quanti sono? Scusa a Tombola c’hai mai giocato? Che hai fatto tu a Natale durante i primi decenni della tua vita?]
  • Io: “By the way, Scripta Volant Verba Manent” “What the hell are you talking about?(Che minchia stai dicendo??) [Latino è, cultura generale. Ti spiego. Nel mondo c’era il niente. Poi gli italiani hanno deciso di diffondere il verbo, hanno colonizzato l’europa, diffuso la civiltà e ucciso chi non si arrendeva. Poi, una volta che le basi c’erano tutte, noi del vecchio mondo vi abbiamo scoperto, abbiamo popolato le vostre lande (e ucciso chi non si arrendeva) e vi abbiamo reso i più forti del mondo prima che come i babbalucchi vi siete fatti fregare dai cinesi. Capisco che in tutto questo nel tuo liceo di provincia non hai avuto tempo per imparare il latino (del resti devi studiare, quanti quattro secoli di storia? Bestia sei io devo partire da millenni or sono), ma almeno dovresti sapere i motti generali. E se non quelli, imparate qualcosa di diverso. Chessò, avrai delle tradizioni? L’Hockey, dici? Padre Figlio e spirito santo? che dici? cosa faccio con le mie mani? Niente niente, lascia stare…cose europee!]
  • Oggi è venerdì, 13. Porta sfortuna! Io: Sai perché della diceria? No. Io: Perchè 13 erano le persone sedute al tavolo dell’ultima cena quando Cristo fu tradito (Sempre se l’hai capito che Cristo non è più vivo) e venerdì è il giorno in cui Gesù è stato tradito. Ah.

Io non è che credo in dio nella maniera appropriata. Ma un minimo di cultura generale sulle religioni ce le ho. E ho delle tradizioni che conosco, sebben superficialmente. E tu, mio collega, sei vegetariano? Pazzesco.
Una volta le chiesi: credi in Dio? Lei disse no. Fin qua ci siamo. Credi nelle medicine omeopatiche? Assolutamente sì, lei disse.
Perciò, tu credi ciecamente in qualcosa che è sicuro che non funziona ma non credi in qualcosa che non è sicuro che non esiste? Questo è quello che ho detto.
Ma subito dopo ho realizzato che mi trovavo in un negozio di frappè che vende l’erba che cura il cancro. Eh vibbè!