Perché è giusto rubare una bicicletta

La gente è ipocrita. Mica la gente dei film, la gente che definiamo amici, parenti e noi stessi. La gente tutta è ipocrita. E chi tenta di sottrarsi a questa categoria riesce nell’impresa d’esser ancora più ipocrita. Non c’è niente di male nell’essere ipocriti dato che lo siamo tutti. Al più possiamo lottare per definirci meno ipocriti di o un filo più ipocriti di. Ma il punto fermo, oggetto di questo post, è identico. Fornisco qualche argomentazione di importanza a caso e non assolutamente esaustiva per l’argomento. Di certo la cosa non mi verrà difficile considerando che i casi d’ipocrisia non si sprecano nella vita quotidiana. L’amore è ipocrisia, anzitutto questo. Non voglio dar l’impressione dell’uomo ferito che adesso si ritorce e inveisce come un disperato ma l’amore è l’esempio più bello che ho per definire il mio concetto di ipocrisia. Quando si ama lo si fa per se’ stessi. Per appagare un desiderio. Qualcun’altro ha già fatto una scala d’importanza dei desideri, così è che si scopre che dormire o mangiare è molto più importante che amare. Insomma, un’arancina è decisamente meglio che un bel bacio in Via del Vero Amore. Ma questo è assolutamente opinabile. Ciò che ritengo assolutamente non discutibile (ma questo mio parere potrebbe esserlo…) è che l’amore puro non esiste. Si ama sempre per aver qualcosa in cambio e quando le speranze di un ritorno iniziano a mancare l’amore tende a trasformarsi in altri sentimenti. Sentimenti che ancora una volta sono provati per avere un ritorno. Io per esempio non nascondo che ho amato per essere felice. Della felicità altrui mi importava solo perché la cosa mi rendeva ancora più felice. La mia felicità, anche se indirettamente, era sempre davanti a tutto. Per questo amare sé stessi è una malattia.
Nessuno credo che possa ritenere corretto rubare una bicicletta. Ma tutti poi sono il sabato alla fiera di Porta Genova a comprarne una rubata da qualcun’altro. Com’è che era? Direttamente dal produttore al consumatore?
Nessuno ruberebbe un Mac di qualcuno che sbadatamente l’ha dimenticato in aula. Eppure rubiamo ogni volta che acquistiamo un prodotto Apple la dignità di un essere umano, il diritto di una madre di vivere l’infanzia del suo bambino e talvolta la vita di qualche nostro simile. E’ questo che accade nelle fabbriche cinesi che producono i nostri aggeggi elettronici.
E perché studiamo nel mese di luglio? Un ipocrita direbbe per la propria formazione, la propria emancipazione e per aumentare la qualità della vita delle persone che ci circondano. Studiamo per i soldi. Perché vogliamo i soldi che il nostro studio potenzialmente ci fornirà. Soldi per mangiare cibo sano, per dormire con lenzuola di seta e per procreare anime felici. Che ricominceranno il ciclo dell’ipocrisia.
Questo è un post ipocrito? Come potrebbe non esserlo? Forse dicendo che sono incazzato per aver preso un ventitré che per altro meritavo?

P.S Se la premessa è falsa non importa il valore della conclusione

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