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Attenzione, prostitute !

Che la razza umana non sia uniforme per modi, costumi, colore della pelle, dimensione del mignolino è risaputo.
Che nella stessa persona ci siano delle inesattezze, anche questo è noto.
Io stesso ho un alluce più lungo di ben 2mm rispetto all’altro che è un pò più timido ma sempre d’alluce si tratta (L’alluce è il ditone del piede, per chi come me lo chiama ancora così).
Dovrebbe risultare chiaro ed evidente, quindi, che ognuno di noi è differente per conformazione fisica (vd. forma dell’alluce) e mentale.
Il contadino si spacca la schiena per andare al mercato con un carico di frutta.
Il muratore si fa venire l’ernia al disco per portare i piccioli a casa spendere gli altri in birra Dreher.
La professoressa ha lasciato una mezza decina di diottrie su dei libri per chiarire a degli alunni ciò che gli alunni non vogliono che gli sia chiarito.
L’ingegnere (come non inserire questa categoria) ha dato 10 anni della sua vita in pasto a dei professori, dei libri, dei computer per costruire ponti, per abbatterli, per diventare uomo e per dare un futuro all’umanità. E per distruggerla. Fa tutto lui in poche parole.
Ora…perchè dovrei sorprendermi se una prostituta si spacca il culo (e non è soltanto una metafora) la notte per vivere una vita (di giorno) più che dignitosa ?
Dovrei condannare la sua scelta ? E chi mi difenderebbe dai suoi commenti per la mia scelta di vita (è sbagliata forse?) ?

Quello che mi sorprende (e che a taluni pare essere miele nel deserto) è che ci sia gente che offre a tutti coloro che ne vogliono usufruire di uno degli apparati più recettivi, sensibili, preziosi e protetti che il nostro corpo ci fornisce. Non sto parlando dell’alluce, minchia (fuochino…).
Mi sorprende, ma non critico nessuno è. Lontano da me, dalla mia volontà e dal mio apparato ogni cosa è lecita. Per quanto mi riguarda.
Dicono che serva a fare esperienze mostrare il proprio apparato a chi si prenota per primo (ma anche per i secondi e per i terzi e così via pare ci sia posto). Io ‘sta cosa non l’ho capita mai, voglio che qualcuno me la spieghi.

…bella la vita che se ne va!

E’ finito, è tutto finito. l’ultima notte che mi corico qui a milano, l’ultima volta che mi sveglio qua…è finito il primo anno, e già ricordo ieri quando partivo per lasciare la mia città. Ci sono stati imprevisti, intoppi, cazzalutummili, ma pare che non tutto ciò che ho fatto è stato sbagliato.
Ho conosciuto momenti alterni, così come il tempo da queste parti. Ho appreso che una stanza può diventare la tua casa. E anche mezza stanza può esserlo. E poi ho conosciuto tanta gente, gente che farfuglia e gente che dice minchiate. E gente che può apprestarsi a diventare importante, a compiere il gran balzo che separa l’indifferenza dalla necessità.
Strana la vita, incomprensibili le sue decisioni, eppure io sto ancora qua chissà perchè chissà come.
Il resoconto finale non riesco a farlo, so solo ricordare come sono partito:

e nonostante fra qualche mese qua più non sarò, vado lontano, via da mamma e matti, via al buio cieco di una nuova avventura..nonostante cazzi e mazzi io sono entusiasta..
e cazzo.. :D

4 giorni oggi..è arrivato il momento..è arrivato l’attimo..bisogna pur avere i coglioni per chiudere la porta, ed aprire il portone..e se tutto fosse uno sbaglio? se il mondo in cui sono nato è davvero la mia unica terra?bè..a voi frega qualcosa? e manco a me!…se lo faccio ci sarà un motivo. anche se ne ho paura.forse si, ma soltanto ciò che è più grande di me m terrorizza, e non sopporto che ci sia qualcosa più grande d me. devo almeno avere il diritto di guardarla negli occhi, quegli occhi che la gente odia, dicono che siano cattivi…ma quanto sò belli gli occhi miei..li volevo verdi..o chiari quantomeno..nonna li aveva così..e li volevo anch’io..eh.punto. ma li ho neri. e fanno paura se io voglio. dicono che sono troppo indiscreti, ma non sopporto che ci sia qualcosa più grande d me.
prima cosa sogna qualcosa. seconda convinciti di poterla realizzare. terza falla. quarta godi.

se sogno godo d ciò che ho appena fatto, sognato.
ho passato n’estate diversa, ricordo una sudata in macchina, dove ho eliminato qualche scoria, e dove devo ringraziare una persona che forse voleva farmi male, ma io imparo in fretta. ricordo i denti stretti, e la macchina…ah la macchina ha un capitolo a parte..aspè che ve lo racconto..
primo giro..scopro che incredibilmente quando faccio le curve la macchina ha un anima propria..semplicemente ha la mescola delle gomme indurita..e le ruote tendono ad andare dritto anche quando giro e tendono a girare anche quando vado dritto.
beh credo che peppe e saro ricordano quella serata fuori dal cineplex, dopo un film carico d tensione ho trovato un modo molto particolare d scaricarla..e loro m sa che ne hanno accumulata un bel pò..

ho cambiato discorso…ma restano comunque 4 giorni per l’emigrazione..vado nella sede dei nemici, i leghisti..di nuovo l’ho fatto..ho cambiato discorso…
fine discussione va..ho paura d nn trovare quello che ho qua, nn è tanto ma lo avevo fatto bastare. ho paura che deluderò le aspettative, ho paura che mi perdo. ho paura della malinconia della pioggia. ho paura del mio possibile conquilino. ho tanta paura.. ma poi ricordo che dopo la prima regola ci sta la seconda…sii convinto d avere i mezzi per realizzare i tuoi sogni..
ho paura…ma del resto ci sono tante cose più grandi di me. e io le voglio conoscere tutte…

piacere…gioele!…piacere …si sempre io gioele…

E’ stato scritto quattro giorni prima di partire, il 7 Settembre 2008. Molte delle paure erano fondate, molte altre no. Non spetta a me sindacare sul mio operato, ma io so quello che ho dato: tutto.

In questa diapositiva vediamo come il Politecnico plasmi le duttili menti delle matricole: la persona viene accompagnata da un numero (ovvio), tutto viene catalogato…da fuori velocemente si deve vedere che ci sta dentro.
Da notare lo scatolo Bauli e lo zampirone, che sottolinei come solo le zanzare si siano trovate bene in questa fiorente e allegra cittadina (sarcasmo).

Ce ne vuole per far morire una pianta grassa eh ? io c’ho provato, io ci sono riuscito. L’ho pure concimata con quei cosi marroni che ti ritrovi spuntar fuor dal portafogli, ma pare che questa specie vivente non apprezzi questo tipo di concime.
Grazie anche a loro, Padre Figlio Spirito Santo (in primo piano), Florangela (a sinistra), e Formoso (in secondo piano), miei amici immaginari. ah…ossigeno non ne rubano, tranquilli!

Un grazie anche al mio gabinetto. Abbiamo litigato molte volte, e trascorso insieme momenti piacevoli. Ringrazio chi ha provveduto dopo 7 mesi a montarmi la tavolozza, che ha diversificato la nostra relazione e avvicinato le nostre anime. Anche un Cesso a milano può rappresentare una sostanziosa via di fuga! (battuta, ridere!)

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E quest’ultima…beh quest’ultima è una perfetta sintesi degli ultimi 11 mesi di vita. La metà delle cose risulta essere incomprensibile, l’altra metà peggio ancora. Questo verrà ricordato sicuramente come uno dei periodi della mia vita più movimentato.
Grazie vita.