Qualcosa di c.rino [segue]

Mi piaccio nonostante il brufolo che sta dietro il collo, così io allo specchio non lo vedo e mi piaccio.
Anche se gli amici adesso non sono più i miei amici, anche se io non so perchè adesso loro, amici miei, non lo sono più, anche se a volte la mattina puzzo un pò e ho i capelli in disordine, io mi piaccio.
Il sapere poi che io non piaccio solo a me, a mia mamma e alla mia nonna, il sapere che esiste una persona esterna a ogni rapporto di parentela (per adesso) a cui piaccio – anche con i capelli in disordine (anzi!) – mi fa piacere di più. Molto piacere, mi chiamo Gioele e mi piaccio.
Letta così sembro vanitoso, lo sono. Quando puzzo, infatti, mi spruzzo il deodorante (solo raramente ricorro al lavaggio completo), la mattina mi lavo gli occhietti (…poi qualcuno mi deve spiegare perchè gli uccelli, la notte, devono cagare proprio nei miei occhietti) e di tanto in tanto mi specchio mentre mi lavo i denti. L’ultima volta che sono rimasto per più di dieci minuti in bagno è stata quando mi sono addormentato nella vasca, ammesso che quella volta che avevo problemi gastro-intestinali sia una scusante più che valida.
Mi piaccio.
Anche se a volte litigo con Congiuntivo (ma poi il mio amico Indicativo fa sempre tornare la pace), anche se a volte in mancanza dell’aiuto del pubblico invento parole nuove, che spesso suonano bizzarre, stravaganti.
Anche se sono piuttosto bruttino mi piaccio.
Ma poi, quella volta che ti ho preso la mano e ti ho portato davanti uno specchio, quella volta che ho messo le mani sui tuoi fianchi e ci siamo guardati, io quella volta non mi sono piaciuto più.

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