Sabato 4 Luglio

Che il muro fosse anche profetico era una notizia vecchia. Che addirittura azzeccasse le giornate importanti a distanza di anni, ecco quello era inaspettato.

Quella scritta la ricordo ancora. Si riferiva alla notte del quattro luglio del 2009. Allora era tutto incerto, c’era una donna che mi aveva iniettato in petto una dose letale (zuuuu che paroloni!) di dolce veleno. E’ quella notte aveva preferito parlare al telefono col ganzo piuttosto che con me. Quel veleno m’aveva poi tenuto sveglio tutta la notte, a pensare per ore e ore sul perché non aveva voluto parlare anche con me. E se il motivo adesso vi può sembrare stupido c’aggiungo il carrico dicendovi che quella notte era già la seconda notte che piansi lacrime “avvelenate”. Ma ancora lei non aveva capito ben bene che stava accadendo, ce n’è voluto di tempo ma alla fine tutt’apposto, capemmu! :D
Poi il tempo passa, i crediti aumentano e le cose cambiano.
E la notte fra il quattro e il cinque luglio di quest’anno – il duemila e undici – l’ho passata con i tre amici che c’ho alle colonne di S.Lorenzo a bere due birre e una granita schifosa (uno non beve alcolici e granite che non siano autoctone) festeggiando una lode, la mia prima lode. Una lode resta sempre una lode ma in due una lode diventa un bravo braviiiissimooo.
A comunque lele, se il sette riesco a strappare un diciotto me ne torno a casa. E se non ci riesco sto a Milano fino al ventotto luglio, cà tantu rutta pì rutta

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