I cinque euro

Per cinque euro stamattina mi sono alzato alle sette anziché le nove. Mi sono fatto la doccia un po’ perché ieri m’ero coricato alle una, un po’ perché puzzavo come un tricheco coi calzini sporchi.
Per cinque euro sono andato al politecnico quando ancora i senzatetto dormono dietro le statue del politecnico.
Per cinque euro sono entrato in un’aula e ho tentato di fare quello per cui il politecnico mi da cinque euro: spargere in modo ordinato fra gli studenti dei moduli per conto dell’Osservatorio della Didattica.
Ma stamattina, alle otto di mattina, in aula non c’erano gli studenti e non c’era il professore.
E’ incredibile cosa la gente possa fare per cinque miseri euri.
Ma sulla strada del ritorno ho pensato che per l’amore e per il sesso c’è bisogno solo di salute e soldi. Rispettivamente, di solito. In questo momento il mio portafoglio scoppia di…salute!
Ma capitemi, ero stanco e frustrato. E con cinque euro non è che si può andare tanto lontano…

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